Procida è un’isola che ha sempre vissuto non solo di mare, ma anche di terra. Fra i piatti poveri dei contadini di un tempo, c’era la pizza di semola, accompagnata con verdure di stagione (broccoli, friarielli, verza). Questa versione senza carne faceva parte dei piatti di Quaresima. C’era poi una versione che durante il periodo di mattanza del maiale sull’isola –
anticamente tra ottobre e maggio – prevedeva l’aggiunta di ciccioli.
Dal mercoledì delle ceneri, subito dopo carnevale, ogni venerdì e ogni mercoledì, i credenti a Procida non mangiano né carne, né cose di cui sono particolarmente ghiotti: si fa un fioretto. Questo piatto si ripropone ancora, in alcune case, nei menù del periodo citato.
Il tempo di Quaresima è sempre stato molto particolare a Procida, di silenziosa laboriosità. È in quel periodo, infatti, che gli uomini dell’isola, da secoli, si adoperano nella costruzione dei Misteri* per la processione del Venerdì Santo. Nel riserbo di portoni chiusi e tendoni con tutte le aperture serrate, si martella, si taglia, si assembla, si allestisce, si dipinge.
Da bambina, schiva e curiosa com’ero, mentre l’automobile guidata da mia madre fresca di patente passava veloce davanti a un portone con un cortile coperto, buttavo l’occhio, sbirciavo nella fessura di un ingresso semiaperto per cercare di cogliere anch’io il mistero dei misteri in costruzione. A volte scorgevo un pozzo di mattoni di polistirolo, una colonna dorica, un manichino appeso a un albero vero. Allora provavo ad abbinare quegli elementi ai ricordi delle immagini delle scorse edizioni della processione o alle figure dipinte sulla Bibbia dei piccoli che mi avevano regalato per la prima comunione: la Samaritana al pozzo, l’ultima cena, Giud appis a cercul**. Solo la mattina del Venerdì Santo avrei potuto dire a mia
madre, guarda, chist è u mister ru purton quas vicin a scol elementar, chist è chir ca stev vicin acc Seren***.
Le sere di quaresima, poi, il velo nero del silenzio delle prime ore della sera viene sempre squarciato dal suono improvviso di una tromba in lontananza. Suono misterioso per il forestiero che capita sull’isola in quel periodo legato al Venerdì Santo, è quella tromba ad aprire la sfilata dei misteri per le strade di Procida seguita a ogni suonata da 3 colpi di
tamburo. Questi sono i suoni dell’alba più mistica di Procida. Da secoli. Solo la pandemia fa scendere il silenzio sul Venerdì Santo e rende quel suono ancora più straziante e dolce nel ricordo.
Ecco la ricetta della pizza di semola con broccoli, rigorosamente senza cigoli, per rispettare la Quaresima. L’odore della semola dorata sul fondo della padella ricorda i pranzi dal mercoledì delle ceneri a poco prima di Pasqua o le cene precedute dal suono lontano della tromba in prova, del Venerdì Santo isolano a schiarirsi la voce.
(Post scritto il 12 marzo 2019 e aggiornato il 12 marzo 2021)
Ingredienti per 3 persone
- 1 litro di acqua
- Sale q.b.
- 300 g di semola
- 50 g di spaghetti
- Parmigiano grattugiato q.b.
- Pepe nero q.b.
- 3 rose di broccoli
- Olio EVO e limone per condire
Procedimento
Per la pizza: Portare l’acqua a ebollizione in una pentola e versare gli spaghetti spezzettati. Quindi, aggiungere la semola. Girare fino a cottura (la semola si deve solidificare). Una volta pronto, disporre il composto su un piatto piano e lasciarlo raffreddare. Il piatto deve essere previamente passato sotto l’acqua, in modo da avere una superficie scivolosa per permettere una migliore gestione dei movimenti della semola.
In una padella antiaderente unta con olio evo, disporre la semola raffreddata. Dorare il composto da ambo i lati.
Per i broccoli: portare l’acqua a ebollizione e versare i broccoli tagliati grossolanamente. Lasciarli bollire per 5-6 minuti in modo da lasciare una consistenza croccante.
Disporre nei piatti dei commensali un pezzo di pizza e un po’ di broccoli conditi con olio evo e limone a piacere.
*I Misteri sono tavole allegoriche portate a braccio da centinaia di giovani procidani. Le rappresentazioni, realizzate con cartapesta, polistirolo e altri materiali, rievocano episodi del Vecchio Testamento e del Vangelo, riportati sia in modo classico o reinterpretati talvolta anche in chiave moderna.
**Giuda appeso alla quercia : rappresentazione del suicidio tramite impiccagione di Giuda Iscariota.
***Questo è il mistero del portone quasi vicino alla scuola elementare, questo è quello che era vicino da Serena (merceria).