Piatto tipico della cucina napoletana, vero e proprio must dei cibi home made da asporto e trasporto, la frittata di maccheroni si invita ovunque, soprattutto sotto l’ombrellone d’estate, anche sulle spiagge procidane. Ogg c purtamm na bella pizz r maccarun* è l’esclamazione di chi prevede una giornata di mare non stop o di chi deve intraprendere un lungo viaggio in treno o in aereo.
A pizz ‘e maccarun nasce come piatto antispreco, si prepara con la pasta avanzata del giorno prima – penne, pennette, ziti, rigatoni o spaghetti, rossi di sugo o in bianco. La saporitissima e profumata versione proposta qui di seguito la fa spesso mia madre d’estate, con le zucchine, i ciuridd e il basilico.
Ma torniamo alla bella stagione, all’ombrellone, alle baie e baiette dove si diffonde l’odore di pizz r maccarun…. Chi non si ricorda della Patrizia di Tony Tammaro, “una tipa splentita in mezzo agli ombrelloni” che stringeva nella mano la sua frittata di maccheroni? Sulle note di “oh oh oh oh Patrizia”, dalla baia Domizia dove si poteva ammirare la giovane musa ispiratrice e buona forchetta, veniamo catapultati di fronte alla cappella, alle Centane, a Procida, alla fine degli anni ‘80 tiemp bell e na vot, nel locale chiamato prima Conca verde, poi Belamì.
Il cantante comico veniva a concertare lì, spesso e volentieri. Un suo spettacolo, ricordo, chiudeva una serata di Vota La Voce, appuntamento fisso delle estati isolane anni ‘80 e 90’. E come a Sanremo c’erano personaggi fissi tipo Toto Cutugno, Ricchi e Poveri, Al Bano e Romina Paula (comm a chiammav zia Marì), anche il festival canoro procidano aveva i suoi habitué (ne cito solo alcuni). La mia famiglia e io andavamo ‘ncopp a Conca Verde soprattutto a sentì a zia Titti e tifare per lei. Da Napoli con furore, il suo canto bello e potente conquistava sempre la giuria: zia Titti si piazzava sul podio praticamente ogni anno. ‘Non voglio mica la luna’ di Fiordaliso fu la canzone che maggiormente mise in risalto le sue doti canore in una delle edizioni di Vota La voce.
“Ma cu sti mode, oje Bríggeta, tazza ‘e café parite” intonava l’indimenticabile Mimì il vigile, altro partecipante assiduo e membro costante della terna vincente dell’attesissimo evento estivo della Conca Verde. Impossibile non pensare a lui a ogni nota del successo dedicato alla bevanda calda napoletana per eccellenza.
Dulcis in fundo, tra i più tenaci, anche se non veniva mai premiato dalla classifica, un intramontabile Cicciotto proponeva sempre il solito cavallo di battaglia, che a ogni edizione invecchiava come il suo padrone. Ma per lui partiva la musica e tutto rimaneva “Comm a primma sera”**. “Maaaccarun e carn”*** rispondeva Cicciotto a chi durante una chiacchierata tra i tavolini del bar Olmo gli chiedeva cosa avesse mangiato a pranzo: una costante delle cucinazioni di famiglia, a testimoniare quanto l’uomo fosse affezionato ai rassicuranti sentieri battuti, sia in musica che ‘ncopp o magnà: p’ Cicciott, i maccarun e carn ern ‘Pe’ semp’.
Più di una volta, la frittata di maccheroni stretta nella mano di Patrizia e portata di bocca in bocca da Tony Tammaro e il pubblico in coro, chiuse la competizione canora delle Centane, rallegrando le estati sotto il cielo stellato di Procida.
Ferragosto si avvicina, appreparet na bella pizz r maccarun e purtetavell sott on mbrllon ‘nterr a ren, ‘ncopp e schuogghie o ‘ncopp o vuzzariedd****. Per accompagnare il tutto, imbracciate una chitarra e facit partì “oh, oh, oh, oh…”
Ingredienti per 6 persone
- 3 uova
- 500 g di spaghetti o spaghettini
- 2 zucchine medie (eventualmente anche qualche fiore)
- 4 cucchiai di parmigiano grattugiato
- Un bel ciuffetto di basilico
- 100 grammi di salame napoletano tagliato a dadini
- Una o due fettine di provola o scamorza tagliate a dadini
- Una spolverata di pepe
- Olio di semi per friggere le zucchine (4 cucchiai)
- Olio EVO (il fondo della padella dove si cuocerà la frittata)
Procedimento
Tagliare le zucchine a rondelle e friggerle nell’olio di semi di girasole facendole rosolare su ambo i lati. Cuocere la pasta e scolarla al dente.
Mentre si cuoce la pasta, sbattere le uova in un’insalatiera. Aspettare che la pasta diventi tiepida, quindi, aggiungerla alle uova sbattute. Aggiungere poi il parmigiano grattugiato, le zucchine, il basilico, il salame e amalgamare il tutto.
Prendere una bella padella capiente, coprire il fondo di olio EVO e distribuirvi il composto di pasta in modo uniforme. Mettere la padella sui fornelli a fuoco moderato e aspettare che la frittata si dori sul primo lato (ci vorranno 5-6 minuti a lato).
Prendere il coperchio di una pentola (o un piatto) che arrivi a ricoprire completamente la padella e girare la frittata con un movimento deciso. Procedere alla cottura sul secondo lato, aspettando che gli spaghetti diventino croccanti e dorati come sul primo lato. Riporre di nuovo la frittata sul coperchio e adagiarla su un piatto su cui saranno stati disposti dei pezzi di carta assorbente.
Una volta che l’olio si è asciugato, la frittata è pronta per essere servita.
Ogg c purtamm na bella pizz r maccarun*: Oggi ci portiamo una bella frittata di maccheroni.
“Comm a primma sera”**: è l’incipit della canzone ‘Pe semp’
“Maaaccarun e carn”***: Pasta con la carne
appreparet na bella pizz r maccarun e purtetavell sott on mbrllon ‘nterr a ren, ‘ncopp e schuogghie o ‘ncopp o vuzzariedd****: preparate una bella frittata di spaghetti e portatela sotto l’ombrellone, sulla spiaggia, sugli scogli o sul gozzetto.