M’hanno fatt’a seccia, chéra o chire porta seccia, mi hanno fatto un malocchio oppure quella o quello porta sfiga. A seccia, la seppia, in procidano più o meno moderno e contemporaneo è associata alla sfortuna. Fortunata è invece la persona che può assaggiare uno spaghetto con pezzetti di seppia – […]
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A pasta cu ruongo, come un segreto di famiglia (spaghetti al sugo di grongo)
Marzo è stato a tratti molto tosto nella seconda decade degli anni 2000. Spesso e volentieri è stato più che pazzo. Come un fulmine a ciel sereno s’è portato via prima la nonna mamma di mamma e poi, due anni dopo, pure papà. Marzo ammicca e odora di promesse, come […]
Di liatine celebrative, albe terapeutiche e una ricetta sullo sfondo
“Não entres tão depressa nessa noite escura” A.L.A. Questa qui sotto è una foto del 2014, di ottobre per la precisione, scattata sul punto più alto del Parque Nacional Podocarpus, nella provincia di Loja, nella parte di foresta Amazzonica che sta in Ecuador. È l’alba e sotto, nell’album digitale dove […]
Augghie cu a pummarulédda
Quanno Paciaccone porta a nuvità, c’è tutta una piccola folla scalpitante intorno. Col suo furgoncino storico tutto bianco, dove su una fiancata spicca la scritta blu “Da Paciaccone: il mare in tavola” con tanto di numero di cellulare, l’uomo si piazza for’o Puzzo e non ha tanto bisogno di urlate […]
Casatiedd dolce con criscito e atmosfere di Venerdì Santo
“Alleluja, alleluja, pigghie u casatiedd e fuje”…. Fuje in procidano significa “scappa”. Fuje era la mia esortazione mentale per tutte le volte in cui si sparavano i botti alle processioni o la notte di San Silvestro e io ne avevo ancora paura. C’era una processione, però, dove i botti non […]
La Zuppa di pesce e le sapienti mani delle donne di Solchiaro
“Era la mia cena preferita quando andavo a casa di tuo padre le sere d’inverno e non eravamo ancora sposati”, racconta mia madre. “A supp ‘r pisc, comm a facevn a nonn e zia Marì a Succer er sapurit!”* Non riesco a ricordarla, perché quando andavo io dalla nonna e […]
A pizz r scarol tra gli odori e i suoni di Natale
Il profumo della pigna sul fuoco la sera, l’odore del muschio raccolto ‘ncopp a r Peragne*, i pasturieddi o le casette comprati da Ida add’Ulm, Seren for o puzz o Jolly Tabacc abbesc a Marin**, la puzza di Das*** quando si provava a farseli a casa da soli: l’atmosfera pre-natalizia […]
Tac tac, u calamar ‘mbuttunet
Ogni tanto c’è un bambino per casa. È appassionato di calamari: quando arrivano dalla pescheria ci gioca, poi li mangia. Fritti sono il suo piatto preferito. “Tac” per lui vuol dire anche “sì”, “tak”* per l’esattezza. Quando aveva pochissimi anni e ti vedeva che era tanto che non ti aveva […]
“U pesce fiuto”: un piatto povero dal nome divertente
Fin da quando ero piccola, il mio vedere potenziale comico in tutte le cose mi faceva ridere a crepapelle ogni volta che tra le opzioni della cena si nominava lui, o meglio, “iss”… “iddu”, come direbbero i siciliani… Alla domanda di mio padre “muser c’amma fa marenn” (stasera cosa c’è […]
Le pagnottelle di San Biagio: la ricetta di casa
Costellano i ricordi d’inverno di molti ex bambini procidani. Morbide o un po’ più biscottose, in base alla ricetta di casa o di panetteria, r pagnutted r San Bias possono essere iscritte a pieno titolo nella tradizione dolciaria dell’isola di Procida. Quando ero piccola, il pomeriggio del 2 o la […]